Stoccolma e la Svezia
come nessuno te le ha ancora raccontate
7 april jonathan johansson
Federico Puggioni

Federico Puggioni

Nato a Cagliari, ho studiato a Bologna e Copenhagen. Vivo a Stoccolma dal 2006 dove lavoro come insegnante e guida della città. Sono blogger freelance dal 2005 ed ho collaborato con alcune testate giornalistiche con articoli su Stoccolma e la Svezia. Nel 2014 ho fondato StockholMania Tours, portale attraverso cui offro visite guidate di Stoccolma e dintorni.
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7 april [Jonathan Johansson]

Chi era a Stoccolma ricorda perfettamente quel maledetto giorno. Anch’io ho ben chiari nella mente quegli attimi: se avessi deciso di prendere la metro solo qualche minuto dopo, forse non sarei qui a raccontare. Ricordo le prime sirene in lontananza, il “fuori tutti” esortato dagli altoparlanti del treno, i visi pallidi della gente illuminati dal display dello smartphone. Ricordo le prime telefonate e le lacrime. E le email di tanti giornali e tv italiane in cerca del primo italiano trovato su internet da intervistare. Sì, c’era stato un attentato a Stoccolma, nella mia Stoccolma.

Jonathan si trovava invece in sala prove. Appena arrivata la notizia telefona alla moglie siciliana. Decidono di incontrarsi sotto i ciliegi di Kungsträdgården. Percorre Sveavägen controcorrente: la gente sta fuggendo da Drottninggatan e Sergels torg. Elicotteri, pattuglie di polizia e ambulanze sono già sul posto. Tutto è già sbarrato, trova una via alternativa. Finalmente la vede, la moglie, è sconvolta, si abbracciano a lungo. Cominciano a camminare verso casa, nel primo sole di aprile: le gelide acque sotto lo Strömbron, il Palazzo Reale, Hornsgatan. Nel mentre arrivano notizie di una sparatoria nella metro. Lei chiama il papà, lo tranquillizza, in italiano: “prometto”, “sì certo”, dice. Non è da sola.

 

 

Qui la versione integrale.

Vi möts
I Kungsträdgården
Om 20 minuter
Under körsbärsträden
Och jag halvsprang
Hela Sveavägen
Halva Stockholm kom emot mig
Jag hörde andetagen

För alla ljud var nya
Och precis ovanför husen
Två helikoptrar
Och vid Sergels torg
Ambulans, polispikéer

Det var avspärrat och stängt
Jag fick vända tillbaka
Snedda genom NK

Fortsatte springa
Och när jag äntligen såg dig

Och du sa
Du sa, “I’m fucking shaking”

Och jag
Jag minns inte vad jag svara
Men jag höll dig länge.

Och vi började gå
Över Strömbron mot slottet
Flocken svanar som dök och försvann
I det kalla vattnet
Och på Hornsgatan kom solen
Den första i april
Vi var för många att räkna
En flash i mobilen
Om öppen eld i tunnelbanan

Och du ringde din pappa
“I’m okay, sì, prometto”
Och jag hörde dig säga
“He’s walking here beside me
Si certo”

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