Qualche sera fa, nel cielo di Stoccolma, ha fatto capolino un particolare fenomeno ottico atmosferico: due pareli, noti anche come “cani solari”, hanno illuminato di una luce diversa il lungo tramonto estivo.
Il fenomeno è dovuto alla rifrazione della luce solare da parte di minuscoli cristalli di ghiaccio sospesi nell’atmosfera, i quali formano due macchie luminose a circa 22 gradi dal Sole. La descrizione fornita dal sito vialattea.net è esauriente:
Si tratta di fenomeni ottici, noti con il nome di pareli (al singolare parelio), che si verificano quando la luce del Sole basso sull’orizzonte viene rifratta da particelle di ghiaccio presenti nell’alta atmosfera.
I pareli si presentano come macchie discretamente luminose (a volte rivaleggiano con il Sole stesso) poste a sinistra e a destra del Sole alla distanza angolare di 22°. Questa struttura fissa è determinata dalle leggi della rifrazione nei cristalli di ghiaccio, che sono di forma esagonale.

Stoccolma ha un particolare legame con questo fenomeno: il primo dipinto panoramico della città, arrivato sino ai nostri giorni, costituisce anche la prima rappresentazione grafica al mondo del parelio e dell’alone solare di 22º. Stiamo parlando di Vädersolstavlan, “il dipinto del sole meteorologico” in svedese, datato 1535 e sopravvissuto in una copia del 1636 ancora conservata nella Cattedrale di Stoccolma.
Il dipinto originale fu commissionato da Olaus Petri, una delle personalità culturali e religiose più importanti e più influenti del XVI secolo svedese, per “testimoniare” il particolare fenomeno apparso sui cieli cittadini il 20 aprile di quell’anno. Ovviamente Petri era ben consapevole del messaggio subliminale contenuto nella tavola: un messaggio rivolto direttamente al Re Gustav Vasa, fresco promotore della Riforma Protestante in Svezia. (Per sapere i dettagli di questa storia, vi invitiamo a seguire il nostro Tour della Cattedrale di Stoccolma).
Ultima, piccola curiosità. Vädersolstavlan è lo sfondo scelto per la banconota da 1000 corone svedesi.