
Qualche giorno fa abbiamo parlato dello spaventoso incendio che ha colpito la regione svedese dello Västmanland. Al momento la situazione non è ancora sotto controllo: centinaia di uomini sono sul campo e quattro Canadair, due francesi e due italiani, stanno cercando di limitare l’espandersi del rogo. Un rogo che ha distrutto sin qui il corrispettivo di 28.000 campi da calcio e di cui si è percepito l’intenso odore anche a Stoccolma durante la scorsa notte e le prime ore di questa mattina.
Una catastrofe mai vista, tanto che anche il Re Carlo XVI Gustavo e il Primo Ministro svedese, Fredrik Reinfeldt, si sono recati nei luoghi colpiti.
Le polemiche sull’accaduto non si sono fatte attendere, così come i rimbalzi di responsabilità: la mancata prevenzione e – soprattutto – l’inadeguatezza dei mezzi antincendio svedesi sono sotto accusa, forse senza troppo torto. In ogni caso, l’auspicio ovvio è che ora ci si concentri sull’incendio. Limitare i già enormi danni e aiutare la popolazione colpita sarebbe una grande cosa.