Stoccolma e la Svezia
come nessuno te le ha ancora raccontate.
Federico Puggioni

Federico Puggioni

Nato a Cagliari, ho studiato a Bologna e Copenhagen. Vivo a Stoccolma dal 2006 dove lavoro come insegnante e guida della città. Sono blogger freelance dal 2005 ed ho collaborato con alcune testate giornalistiche con articoli su Stoccolma e la Svezia. Nel 2014 ho fondato StockholMania Tours, portale attraverso cui offro visite guidate di Stoccolma e dintorni.
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Elicotteri, casette e Partito di Paperino

Ogni Paese organizza la sua macchina elettorale in modo diverso, come è ovvio che sia. Ecco qualche aneddoto sulle elezioni in Svezia:  valstugor

1) Le valstugor, le “casette delle elezioni”, sono le classiche postazioni che i vari partiti politici installano in alcuni punti cardine delle città svedesi. Lì, volontari e candidati incontrano gli elettori in cerca di delucidazioni e informazioni e consegnano il materiale di propaganda e le schede elettorali.

2) Le schede elettorali sono tre per ogni partito: una per il Parlamento, una per il consiglio comunale ed una terza per la contea/provincia. Sono delle semplici schede prestampate con il nome del rispettivo partito e con la lista dei candidati, nel caso l’elettore voglia esprimere una preferenza personale. Tali schede vengono consegnate in grandi quantità: o via posta, o nelle varie valstugor, o all’ingresso del rispettivo seggio elettorale. Teoricamente l’elettore potrebbe presentarsi alla cabina munito di quante più schede desidera: ma, affinché il voto sia valido, occorre inserire solo e soltanto una scheda in una busta da lettera che viene consegnata al seggio al momento della votazione.

Esistono inoltre delle schede non stampate nel caso si voglia scrivere di proprio pugno il nome del partito preferito, votare bianco o nullo, o votare per qualche partito più o meno reale (vedi il punto 4).

3) Non per forza tutti gli aventi diritto hanno la possibilità di votare il giorno delle elezioni. Per questo motivo, chi vuole può decidere di votare in anticipo nelle biblioteche o in altri specifici locali. In tanti scelgono questa alternativa anche perché, in caso ci si pentisse della propria scelta, è sempre possibile ripresentarsi al seggio il giorno delle elezioni, annullare la prima votazione e votare una seconda volta.

E a proposito di votazioni in anticipo e di seggi elettorali, una storia curiosa.

La Svezia è un Paese immenso, grande circa tre volte l’Italia, con una densità di popolazione bassissima. Non stupisce dunque che alcune zone, soprattutto del lontano nord, siano carenti dal punto di vista delle infrastrutture. Sì, anche delle più semplici: come le strade, ad esempio.

Beh, qualcuno, lassù, ci vive. Ed ha ovviamente diritto di voto. Come fare dunque per andare alle urne senza dover scalare montagne o attraversare infiniti boschi? Semplice: se non è l’elettore ad andare al seggio, è il seggio ad andare dall’elettore. In elicottero.

"Kalle Anka partiet voting slip sweden" av Scan by Steamboat Willie - Eget arbete. Licensierad under Public domain via Wikimedia Commons.
Kalle Anka partiet voting slip sweden” av Scan by Steamboat WillieEget arbete. Licensierad under Public domain via Wikimedia Commons.

È proprio così: qualche giorno fa, un elicottero fornito di tutto il necessario per garantire una corretta votazione ha fatto tappa in alcune località vicino a Kiruna, nell’estremo nord svedese. Per la soddisfazione degli abitanti del luogo – sette in totale – e dei responsabili dell’iniziativa.

4) Vista la possibilità di scrivere di proprio pugno qualsivoglia cosa sulla scheda elettorale, a partire dalle elezioni del 1991 ha preso piede una piccola moda tra alcuni elettori buontemponi: votare per il Partito di Paperino (chiamato Kalle Anka qui in Svezia). Con la richiesta di alcol gratuito per tutti e marciapiedi più larghi nelle città, Paperino ha fatto registrare il boom di consensi proprio in quella tornata elettorale (più di 1500 voti in tutto il Paese).

Nel 2002 qualcuno ha fatto stampare le schede elettorali vere e proprie, ma nessuno ha mai registrato il Partito all’autorità competente. Sarebbe potuto benissimo accadere. Tuttavia, i risultati delle elezioni più recenti non sono stati molto positivi: 230 voti nel 2006, 170 nel 2010. Vedremo cosa succederà quest’anno.

 

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