I kräftor, i gamberi di fiume, sono i protagonisti culinari di una delle tradizioni svedesi di fine estate. Una delle poche ricorrenze, è il caso di dirlo, in cui le caratteristiche polpette di carne, le aringhe e le patate non hanno un ruolo principale nelle tavole di Svezia.
La tradizione dei kräftor nasce circa un centinaio di anni fa, allorché nei fiumi svedesi si diffuse la così chiamata “peste del gambero”: una sindrome che colpì – per l’appunto – tale specie animale. Si cominciò allora ad importare grandi quantità di questi crostacei da Paesi come Turchia, Cina e Spagna, il che comportò un radicale aumento dei consumi.
Furono le classi sociali più ricche ad inaugurare la ricorrenza: a partire dalle prime settimane di agosto, ci si abituò a riunirsi attorno ad un tavolo per mangiare i gamberi e bere birra ed acquavite.
È solo a partire dagli anni Sessanta che la festa si è diffusa anche tra le classi popolari, fino a diventare un must per migliaia di svedesi.
I gamberi vengono bolliti in una salamoia che può contenere anche birra, aneto o altre spezie (ma si trovano anche già pronti), e si mangiano solitamente con pane, patate, formaggio o con il tradizionale Västerbottenpaj (qui la ricetta!). Non può ovviamente mancare da bere: birra e acquavite la fanno, come da tradizione, da padrone.
E tra un brindisi e l’altro si canta: esistono delle particolari canzoncine – chiamate “canzoni del cin-cin” o “canzoni dell’acquavite” o ancora “canzoni dello shot” – che rallegrano sicuramente la serata. Inoltre, esistono delle decorazioni adatte alla ricorrenza: vestiti, cappellini, tovaglie e tovaglioli, bavaglini, lampade. Tutte con a tema il gambero di fiume!
