Impossibile non notare, per tutto l’Avvento, l’enorme albero di Natale che illumina la riva est della Città Vecchia: Skeppsbron.
È il 1996. Jan Stenbeck è uno degli imprenditori svedesi più importanti ed influenti del panorama internazionale in materia di telefonia e telecomunicazioni (basti citare due creature del suo vasto impero: Tele 2 e il quotidiano “metropolitano” Metro). La sede della sua società di investimento, la Investment AB Kinnevik, è in un vecchio palazzo in Skeppsbron 18 a Stoccolma.
Ad un dipendente del gruppo viene l’idea di posizionare, nel molo di fronte all’ufficio, un albero di Natale che ricordi un po’ quello di Rockefeller plaza a New York. E così, il grosso abete (alto più di 30 metri!) viene commissionato e trasportato – nottetempo e privo dei suoi rami – nel centro città, laddove per svariati giorni un gruppo di operai si occupa del “montaggio”. Vengono nuovamente legati al tronco i vecchi rami originali, ne vengono aggiunti di nuovi provenienti da altri fusti, e vengono sistemate le varie decorazioni natalizie: grandi biscotti allo zenzero (i famosi pepparkakor), le tipiche caramelle di Gränna (i polkagrisar), stelle e luci colorate.
Quella che doveva rimanere un’iniziativa privata, con gli anni è diventata una tradizione a tutti gli effetti per la città di Stoccolma: è la Kinnevik, in collaborazione con la sua fondazione per la salvaguardia dei diritti dei bambini (Reach for change), che tuttora si occupa di ordinare e sistemare l’albero su Skeppsbron. Da qualche anno si svolge anche una piccola cerimonia di inagurazione del grosso abete: la prima domenica d’Avvento, con il sottofondo musicale di un coro di bambini e con un assaggio di glögg e pepparkakor, si procede all’accensione ufficiale dell’albero.
