Stoccolma e la Svezia
come nessuno te le ha ancora raccontate
Federico Puggioni

Federico Puggioni

Nato a Cagliari, ho studiato a Bologna e Copenhagen. Vivo a Stoccolma dal 2006 dove lavoro come insegnante e guida della città. Sono blogger freelance dal 2005 ed ho collaborato con alcune testate giornalistiche con articoli su Stoccolma e la Svezia. Nel 2014 ho fondato StockholMania Tours, portale attraverso cui offro visite guidate di Stoccolma e dintorni.
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Mondiali 1958: una storica finale

Lo stadio Råsunda di Solna non esiste ormai più. È stato demolito nel 2013 per far posto ad appartamenti ed uffici. L’ultima partita disputata fu AIK-Napoli, il 22 novembre del 2012, come in tanti ricorderanno. Pochi giorni dopo i cancelli furono nuovamente aperti per l’ultimo commiato: in tanti portarono via dal leggendario stadio piccoli souvenir di vario genere. Poltrone, zolle di terra, reti e bandierine.

"Swedish squad at the 1958 FIFA World Cup" av Pressens Bild - dn.se. Licensierad under Public Domain via Wikimedia Commons.
Swedish squad at the 1958 FIFA World Cup” av Pressens Bild – dn.se. Licensierad under Public Domain via Wikimedia Commons.

Råsundastadion è stato, sin dalla sua inaugurazione nel 1937, il campo di “casa” della Nazionale svedese. Lì, le maglie gialloblu hanno corso e sudato per tanti anni, sfidando altre Nazionali e grandi campioni.

Sino all’ultima amichevole disputata, non a caso contro il Brasile, il 15 agosto 2012. Un “sequel” di un’altra, ben più importante, partita: la Finale dei Mondiali del 1958, disputata il 29 giugno di quell’anno.

A sfidarsi, quel giorno, furono proprio i padroni di casa di Gunnar Gren e Nils Liedholm ed il Brasile di Pelè. Il risultato fu quasi scontato. I verdeoro si imposero per 5 reti a 2, ma fu molto significativo il gesto dei nazionali brasiliani a fine partita: un giro di campo con la bandiera svedese sopra la testa.

Chi non era presente allo stadio, poté guardare la partita in tv: tanti svedesi acquistarono un televisore proprio in occasione dei Mondiali di quell’anno. Quello che successe fu pressapoco questo:

 

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